Corso di Dottorato di ricerca in Tecnologie per la Salute, Bioingegneria e Bioinformatica

(Il Corso di Dottorato di ricerca in Tecnologie per la Salute, Bioingegneria e Bioinformatica prosegue le attività del corso di dottorato di ricerca in Bioingegneria e Bioinformatica)

Le attività del dottorato sono coordinate da docenti e ricercatori afferenti a gruppi attivi a livello internazionale e dotati delle strutture necessarie a svolgere ricerca altamente qualificata. All’interno di un laboratorio dipartimentale, a stretto e continuo contatto con uno specifico gruppo di ricerca, il dottorando svolge in modo autonomo il proprio progetto caratterizzato da originalità e rilevanza scientifica.
La formazione alla ricerca è allineata ai più elevati standard internazionali; la vasta e qualificata produzione scientifica dei dipartimenti coinvolti e le numerose collaborazioni e convenzioni in atto con università straniere ne comprovano l’efficacia. Tali contatti consentono ai dottorandi di effettuare periodi di studio all’estero.

Obiettivi

Il Corso di Dottorato ha l’obiettivo di formare ricercatori con competenze avanzate nel campo della Bioingegneria e più in
generale nel campo delle tecnologie applicate al settore della salute. L’esigenza nasce dalla necessità di avere figure con
formazione di alto livello, allineata con la frontiera della ricerca internazionale, ai fini di garantire la continua alimentazione sia del sistema di formazione e ricerca nazionale ed internazionale sia del sistema industriale e produttivo in un settore caratterizzato da forte innovatività e competitività internazionale.
Si rivolge a laureati “eccellenti”, non solo di ingegneria, ma anche in altre aree disciplinari quali matematica, fisica, chimica,
chimica farmaceutica, biologia, psicologia, medicina, economia, biotecnologie e scienze dell’informazione.
Da segnalare che non vi sono modifiche sostanziali del progetto rispetto ai precedenti cicli.

Gli studenti dovranno imparare a coniugare e ad impiegare in modo efficiente i saperi ingegneristici progettuali e quantitativi
con le conoscenze proprie delle tecnologie biomediche. Dovranno acquisire competenze interdisciplinari di base,
complementando quelle già acquisite negli studi precedenti, e acquisire conoscenze specialistiche in uno dei curricula. I
progetti di ricerca in cui il dottorato è coinvolto sono il contesto ideale in cui mettere in pratica ed approfondire quanto appreso.

Tematiche di ricerca

La varietà di interessi e di competenze presenti nei gruppi coinvolti nel dottorato permette un’ampia offerta di percorsi di ricerca differenziati. Per questo motivo il corso è organizzato in tre diversi curricula:

  •  Informatica biomedica: intelligenza artificiale in medicina, bioinformatica, informatica biomedica, modelli di biosistemi, informatica per l’health technology assessment
  • Bioingegneria diagnostica, terapeutica e riabilitativa: metodi e tecnologie bioingegneristiche, bioimmagini, biomeccanica
  • Bioingegneria delle cellule e dei tessuti: ingegneria dei tessuti, biomateriali, medicina rigenerativa e biologia sintetica

Informatica biomedica
Le tematiche di ricerca affrontate all’interno di questo curriculum riguardano principalmente l’analisi e la gestione di diverse
tipologie di dati biomedici, la bioinformatica, l’informatica biomedica, la modellistica matematica per la descrizione di
biosistemi, la farmacometria, l’informatica per l’health technology assessment, la telemedicina. Il comune denominatore è dato
dall’uso di metodologie, tecniche e strumenti dell’ingegneria dell’informazione, incluse tecniche di intelligenza artificiale,
applicati alla gestione, analisi e modellistica di dati provenienti principalmente dal settore biomedico.

Bioingegneria diagnostica, terapeutica e riabilitativa
Le tematiche di ricerca affrontate all’interno di questo curriculum riguardano principalmente i metodi e le tecnologie
bioingegneristiche applicate alla diagnosi, alla terapia e alla riabilitazione neuro-motoria, cardiovascolare e oncologica.
Vengono utilizzati metodi avanzati di analisi di segnali e immagini in contesti multimodali e vengono sviluppate tecniche di
modellistica e simulazione per affrontare temi di fluidodinamica, di biomeccanica e di controllo motorio.”

Bioingegneria delle cellule e dei tessuti
Le tematiche di ricerca affrontate all’interno di questo curriculum riguardano principalmente il settore dell’ingegneria dei
tessuti, la biologia sintetica, lo studio di biomateriali e la medicina rigenerativa. Tutte queste attività coniugano le attività
modellistiche, di analisi e progettuali tipiche del settore ingegneristico con quelle di studio e verifica sperimentale tipiche delle
scienze biologiche e mediche. Particolare attenzione viene posta all’ambito cellulare con un focus anche sulle principali
tecniche di ingegneria genetica e delle biotecnologie

Percorso formativo

Vista l’eterogeneità dei profili di competenze in ingresso degli studenti di questo corso di dottorato e alla varietà delle tematiche
affrontate, il progetto formativo, in accordo anche con quanto emerso dall’analisi dei questionari degli studenti, deve essere
necessariamente personalizzato e adattato alle competenze/necessità dello specifico studente. Pertanto, il piano di studi viene
predisposto dal dottorando sotto la supervisione del tutor e approvato annualmente dal Collegio dei docenti. Pure in questa
opportuna flessibilità, il Collegio dei docenti ha stabilito alcune regole comuni che i piani degli studi devono soddisfare.
In primis, l’attività didattica passiva (corsi, seminari, scuole) deve essere pari ad almeno 30 CFU. In questa non sono comprese le

attività scientifiche, benché formative, di partecipazione/presentazione a convegni/congressi nazionali/internazionali. Almeno
12 CFU dei 30 CFU sopra menzionanti devono essere relativi a corsi che prevedono una valutazione finale. In accordo con gli
obiettivi formativi, il collegio ritiene opportuno includere in alcuni casi nel piano degli studi, anche corsi “base” che fanno parte
dell’offerta didattica dei corsi di laurea che risultino necessari e complementari al percorso formativo di II livello dello studente.
Per esempio, per studenti di area non ingegneristica è a volte opportuno includere corsi quantitativi/modellistici di area
ingegneristica come viceversa per studenti di area ingegneristica può essere opportuno includere corsi di area biomedica.
Inoltre, il piano formativo deve contenere sia attività trasversali sia attività verticali. In particolare, si suggerisce di attingere
dall’offerta di corsi trasversali organizzati dall’ateneo per irrobustire la formazione in ambiti quali: metodologia di comunicazioni
orali/scritte, preparazione di progetti di ricerca, trasferimento tecnologico. Pilastro importante della formazione dello studente
del corso di dottorato è la scuola nazionale annuale organizzata dal Gruppo Nazionale di Bioingegneria appositamente per i
dottorandi di questa area. Ogni anno la scuola è incentrata su un tema specifico di interesse dei giovani ricercatori. Il tema viene
deciso di anno in anno dal gruppo nazionale di Bioingegneria. I principali esperti del settore tengono lezioni didattiche nell’arco
di una settimana. Ogni ateneo contribuisce con docenti esperti nel settore oggetto della scuola. La scuola viene organizzata nel
mese di settembre di norma a Bressanone (https://www.grupponazionalebioingegneria.it/). A questa scuola poi possono essere
affiancate anche ulteriori scuole/corsi, anche tenuti online, oltre che seminari ed eventi didattici con esperti del settore di volta
in volta organizzati dal collegio dei docenti o da altri dottorati affini. Le singole iniziative vengono puntualmente segnalate agli
studenti tramite mail e il sito del dottorato (http://phdbb.unipv.eu/site/home/attivita-didattica.html)

Sbocchi professionali

La partecipazione nel Collegio dei Docenti (CdD) di alcuni responsabili dei corsi di laurea magistrale di riferimento rende
naturale il raccordo con la formazione di II livello.
La partecipazione al CdD di docenti appartenenti a diversi dipartimenti oltre che a istituzioni straniere garantisce un continuo
raccordo tra le esigenze di formazione nei diversi settori e il piano formativo del corso di dottorato. La partecipazione diretta
(attraverso borse finanziate o l’iscrizione al corso di dottorato di dipendenti) o indiretta (attraverso progetti di ricerca congiunti)
garantisce un continuo allineamento con le esigenze del mondo produttivo.
I principali sbocchi professionali sono: Università e centri di ricerca nazionali ed esteri, aziende del settore biomedicale
(operanti nell’ambito della strumentazione, bioinformatica, informatica medica, ingegneria clinica, biotecnologie,
farmaceutica, CRO, consulenza), IRCCS e aziende ospedaliere (in particolare nei servizi di ingegneria clinica e sistemi
informativi), oltre ad aziende di business intelligence e consulenza informatica.

Coordinatore del dottorato: prof. Riccardo Bellazzi
Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Via Ferrata 5, 27100 Pavia (Italia)
e-mail: riccardo.bellazzi@unipv.it

Per maggiori informazioni:

sito web del dottorato: http://phdbb.unipv.eu/