Open science: the new normal?

Professori coinvolti: dott.ssa Paola Galimberti (Università di Milano)

Descrizione del corso:A chi appartiene la scienza? La domanda sembra avere una risposta scontata, ma la realtà ci racconta una storia molto diversa. Il sistema della comunicazione scientifica incontra versa da anni in serie difficoltà legate alla accessibilità, alla trasparenza dei processi (con cui si valida, si valuta si dissemina la ricerca scientifica) e alla riproducibilità dei risultati.
Le dimissioni in massa di interi editorial board, gli scandali legati alla produzione di articoli e revisioni in serie (papers e review mills), la irriproducibilità di importantissime e costosissime ricerche in ambito biomedico, l’uso scorretto dei LLM, la nascita di figure come i science sleuths (gli investigatori della scienza) sono solo alcuni degli aspetti di un sistema che sembra in questo momento arrancare.
La scienza aperta, come modalità di conduzione della ricerca in grado di garantire i principi di riproducibilità, accessibilità e trasparenza delle ricerche finanziate con fondi pubblici (e non solo) sembra essere una buona strada da intraprendere, ma il percorso risulta ad oggi ancora piuttosto difficoltoso. Praticare la scienza in modo da garantire trasparenza e riproducibilità costa tempo e non trova negli attuali sistemi di valutazione alcun riconoscimento.

Obiettivi: I seminari previsti mirano ad illustrare ai partecipanti le diverse dimensioni in cui si realizza la scienza aperta, gli strumenti e le pratiche a disposizione dei ricercatori, i vantaggi e gli svantaggi delle diverse scelte che possono essere operate (ad esempio nella scelta delle modalità di Open Access, nella scelta di pubblicare i dati aperti o di preregistrare i metodi).
Si tratta di un cambiamento culturale e di prospettiva importante, saldamente avviato dalla Commissione europea e da molte istituzioni nei diversi Paesi, e che in Italia fatica a decollare. Certamente tematiche come la gestione consapevole dei diritti d’autore e le modalità di valutazione della ricerca hanno un ruolo fondamentale per l’implementazione di questo cambiamento culturale, in un contesto in cui le cose evolvono molto rapidamente ed è quindi importante per i giovani ricercatori non rimanere indietro.
Durante le lezioni si alterneranno momenti frontali ed esercitazioni in gruppo.

Numero di ore previste: 12 ore (3 incontri da 4 ore)

Periodo: febbraio-marzo 2025

Iscrizione: https://forms.gle/GaMaV7T3jyijAs2W7

Calendario: ancora da definire

Ai dottorandi interessati verrà anche proposto un “compito a casa” a scelta che verrà successivamente corretto.
La scelta sarà fra:
-valutare l’adeguatezza di potenziali sedi di pubblicazione, mettendo in pratica quanto spiegato nel corso. In maniera, semplificata, vuol dire, per esempio, saper riconoscere una rivista predatoria o, ancora meglio, capire in che misura una rivista soddisfa i requisiti necessari per candidarsi a sede su cui pubblicare i propri lavori scientifici e cogliere le principali caratteristiche (ad esempio costo APC, licenze utilizzate ecc.).
-un breve elaborato su un aspetto trattato durante le lezioni
-la creazione di un DMP rispetto al proprio progetto di ricerca

Ai fini del riconoscimento dei crediti presso il proprio collegio dei docenti, la frequenza del corso verrà attestata in modalità distinte:

– modalità base: solo frequenza
– modalità avanzata: con elaborato

Testi da leggere prima del corso:

https://www.theguardian.com/science/2024/feb/03/the-situation-has-become-appalling-fake-scientific-papers-push-research-credibility-to-crisis-point
https://www.rivista-smh.ch/articolo/la-ricerca-senza-umilta-non-e-scienza-ma-solo-arroganza/
https://ethos.lps.library.cmu.edu/article/id/38/
Academic Publishing (youtube.com)
How to Publish a Manuscript (youtube.com)
Academic Journals Doing Crime (youtube.com)

Erogazione del corso (in presenza, on line, ecc): in presenza (aula da definire)

Language: italiano

Criteri di valutazione: modalità base: solo frequenza – modalità avanzata: con elaborato

Crediti (CFU): 3 oppure 4 se si presenta l’elaborato

Depliant